Nuovi aiuti della Generalitat di Catalunya al settore della restaurazione e centri d'estetica
Il Governo ridurrà al 50% gli affitti dei locali chiusi per la pandemia e approva 40 milioni in sovvenzioni "ampliables" partorisca questi due settori.
Il Governo ha approvato questo martedì 20 d'ottobre ridurre al 50% gli affitti dei locali commerciali chiusi forzosamente per la pandemia nel caso in cui arrendatario e proprietario non mettano d'accordo nell'ora di rebajar il costo. La norma pretende evitare la chiusura d'imprese e la distruzione di messi di lavoro e potenciar la negoziazione tra le parti per non judicializar il problema. Della misura approvata si possono beneficiare in questi momenti bar, ristoranti, centri d'estetica, ludotecas e bingos.
Potranno rinegoziare con i proprietari per stabilire, di mutuo accordo, una rebaja delle mensualidades o accogliersi, nel lasso di un mese, alla rebaja del 50% se non c'è patto. A effetti pratici, l'amministrazione considererà che l'affare che è chiuso può accogliersi alla rebaja del 50%, mentre nel caso degli affari con restrizioni parziali, come commerci, palestre, hotel o teatri, se c'è carenza d'accordo, la rebaja sarà del 50% della parte ristretta. Questo significa che, per quanto riguarda gli affari che debbano che ridurre nella metà l'aforo, l'arrendatario dovrà che pagare tutto l'affitto della parte che può utilizzare e la metà della parte ristretta. Ossia, che il proprietario finirà per mettere il 75% del prezzo dell'affitto abituale.
Sovvenzioni, crediti e piano di scontro
Il Governo anche ha approvato altre misure per sostenere ai settori colpiti per le chiusure forzate. Da un lato, si ha approvato una partita di 40 milioni in sovvenzioni "ampliables" in funzione delle necessità che supporrà che ogni affare riceva un aiuto di massimo 1.500 euro. Gli stabilimenti potranno sollecitare quest'aiuto in un lasso di cinque giorni tramite il Consorzio del Commercio, Artigianato e Moda di Catalogna.
Anche si ha approvato una linea di finanziamento del Liceo Catalano di Finanze per valore di 20 milioni d'euro che supporranno fino 15.000 euro in più spese di rischio per ogni affare ricorrente. Per un'altra banda, il Governo presenterà un piano di scontro di 420 milioni che si vehicularán tramite un ampliamento del budget derivato dell'allentamento dello 0,2% dell'obiettivo di deficit. Dei 420 milioni, 72 destineranno a spese che già prevedevano i budget del 2020, 26 milioni a politiche d'alloggio, 20 milioni a protezione sociale, 13 milioni a industria e promozione economica e 13 milioni a cultura. Il resto, distribuirà in dipartimenti in funzione del piano di scontro.
Potranno rinegoziare con i proprietari per stabilire, di mutuo accordo, una rebaja delle mensualidades o accogliersi, nel lasso di un mese, alla rebaja del 50% se non c'è patto. A effetti pratici, l'amministrazione considererà che l'affare che è chiuso può accogliersi alla rebaja del 50%, mentre nel caso degli affari con restrizioni parziali, come commerci, palestre, hotel o teatri, se c'è carenza d'accordo, la rebaja sarà del 50% della parte ristretta. Questo significa che, per quanto riguarda gli affari che debbano che ridurre nella metà l'aforo, l'arrendatario dovrà che pagare tutto l'affitto della parte che può utilizzare e la metà della parte ristretta. Ossia, che il proprietario finirà per mettere il 75% del prezzo dell'affitto abituale.
Sovvenzioni, crediti e piano di scontro
Il Governo anche ha approvato altre misure per sostenere ai settori colpiti per le chiusure forzate. Da un lato, si ha approvato una partita di 40 milioni in sovvenzioni "ampliables" in funzione delle necessità che supporrà che ogni affare riceva un aiuto di massimo 1.500 euro. Gli stabilimenti potranno sollecitare quest'aiuto in un lasso di cinque giorni tramite il Consorzio del Commercio, Artigianato e Moda di Catalogna.
Anche si ha approvato una linea di finanziamento del Liceo Catalano di Finanze per valore di 20 milioni d'euro che supporranno fino 15.000 euro in più spese di rischio per ogni affare ricorrente. Per un'altra banda, il Governo presenterà un piano di scontro di 420 milioni che si vehicularán tramite un ampliamento del budget derivato dell'allentamento dello 0,2% dell'obiettivo di deficit. Dei 420 milioni, 72 destineranno a spese che già prevedevano i budget del 2020, 26 milioni a politiche d'alloggio, 20 milioni a protezione sociale, 13 milioni a industria e promozione economica e 13 milioni a cultura. Il resto, distribuirà in dipartimenti in funzione del piano di scontro.